Manifesto 1992
Lebbeus Woods
Manifesto 1992
Architettura e guerra sono compatibili. L’architettura è guerra. La guerra è architettura. Sono in guerra con il mio tempo, con la storia, con tutta l’autorità che risiede nelle forme ossessionanti e spaventose. Sono uno tra quei milioni che non si adatta, che non ha casa, nessuna famiglia, nessuna dottrina nessun posto fisso dove ritrovarmi, nessuna conoscenza dell’inizio e della fine, nessun luogo sacro e primordiale. Dichiaro guerra a tutte le icone e finalità, a tutte le storie che vogliono incatenarmi alle mie stesse falsità e alle mie pietose paure. Conosco solo momenti e vite simili a momenti e forme che appaiono con infinita forza e che poi “svaniscono nell’aria”. Sono un architetto, un costruttore di mondi, un sensualista che venera la carne, la melodia, un contorno contro l’oscuramento del cielo, non posso conoscere il vostro nome, ma nemmeno voi il mio, domani cominciamo assieme la costruzione di una città.
Lebbeus Woods
